I casi sono due
Testo Armando Curcio
Regia Mario Lasorella
Adattamento Mario Lasorella
Personaggi e interpreti
Natale, primo caso Mario Lasorella
Giuseppe, caso perso Donato Maselli
Maria, caso focoso Giusy Impedovo
Federica, caso rabbioso Liliana Simone
Barone Ottavio Del Duca, caso nobile Angelo Barone
Baronessa Anastasia, caso fine Adriana Coletta
Somani, caso strano Paolo Del Drago
Bianco, secondo caso Gregorio Saracino
Teresa, caso grosso Maria Sabbatelli
Costumi Maria Salviola
Scene Giusy Impedovo
Produzione Compagnia Teatrale Amici Nostri
TRAMA
La commedia ha tutti gli ingredienti per poter essere definita la classica farsa alla napoletana: l’interno di una rispettabile dimora, con tappezzeria che oggi hanno solo i soggiorni delle nonne, la luce gialla delle lampadine 45 watt, l’argenteria in primo piano.
Anche i personaggi non riservano sorprese: la governante autoritaria, gli umili e coloriti camerieri, il cuoco trasandato, i distinti padroni di casa che parlano un ricercato italiano.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti della classica commedia di Curcio e De Filippo. Scritta nel 1941, è stata resa celebre dall’interpretazione di Peppino De Filippo, che al protagonista di questa vicenda s’ispirò per il personaggio di Pappagone, creato per la trasmissione Scala Reale sulla Rai.
La fantasia lessicale del testo, propone una comicità mai grassa, sebbene a volte facile. Questi sobri passaggi sono più divertenti di alcune gag non nuovissime o di certe espressioni ed entrate in scena silenziose che richiedono l’applauso di “fiducia”, quello cioè concesso gratuitamente solo per la fisionomia dell’attore che non ha ancora proferito battuta.
La commedia risulta leggera, priva di ogni intenzione pedagogica, e per questo piacevole, gratuita come una risata, perché tutto sommato è meglio riderci su!! Abbiamo attualizzato la storia constatando, con piacere, che i punti cardini del lavoro restano e resteranno attuali per sempre.